rientrano nelle «tecnologie», come anche i carrelli dei monitor touch
Gli arredi, per essere inseriti nel 60% devono essere “tecnologici” e strettamente funzionali alla trasformazione del progetto di innovazione.
Ad esempio un tavolo con ricariche dispositivi può essere considerato digitale, parimenti una parete attrezzata che integra un monitor touch ed altre funzioni specifiche.
Questo non vale per banchi e sedie “normali”. Anche il 20% dedicato agli arredi cita chiaramente che devono essere arredi necessari per la trasformazione dell’ambiente (es tavoli collaborativi, STEM, pieghevoli etc)
la nostra interpretazione: Se avete una sede con 20 classi, e 2 altre sedi da 10 classi cadauna, potreste fare solo una sede in quanto raggiunge il 50%.
La maggior parte delle scuole rinnoverà comunque alcune classi per plesso, in base alle esigenze. Per vostra tutela consigliamo di inviare domanda precisa agli uffici competenti attraverso la piattaforma.
Si e sono sicuramente necessarie, visto che la maggior parte dei software in cloud lo richiedono
Il bando lo prevede. Dovendo realizzare ambienti innovativi digitali, si presuppone che sia disponibile almeno un numero minimo di dispositivi tale da consentire agli studenti di lavorare/collaborare anche su contenuti digitali
Con la quota del 20% non si riesce ad acquistare prodotti di qualità sufficienti! Viste anche le normative si consiglia di agire solo con alcuni elementi. Le classi devono risultare innovative, non avere solo banchi nuovi.
Molte scuole stanno rimodulando gli arredi disponibili e li stanno integrando, ove disponibile lo spazio con qualche accessorio aggiuntivo, come il tavolo STEM
Verifico se sistema audio e di videoconferenza è adeguato, valuto se lavoro in ambiente Microsoft aggiungo un OPS (un PC integrato nel monitor) o un notebook con licenze Office O365 che comprendono Minecraft ed Intule per 6 anni, se la scuola opera in ambiente Google aggiungo per ogni monitor un chromebox (un mini PC chrome che garantisce la sicurezza e la continuità delle App) e la licenza Google Teaching & Learning, rimodulo arredi ed integro con arredi tecnologici (es carrelli di ricarica, che rientrano nel 60%), attrezzo l’aula con elementi di arredo funzionali al progetto (max 20% arredo).
Se il budget lo consente: integro nelle aule software inclusione, lettura e scrittura facilitata, acquisisco le licenze che mancano per rendere omogenea la creazione e fruizione dei contenuti (min 3 anni) , integro gli ambienti con realtà immersiva
Sicuramente no! Pur essendo un elemento necessario per migliorare la comunicazione in classe è importante che sia connesso (ad es tramite mini pc, OPS o chromebox).
Grazie a questi dispositivi possono essere attivate dele funzioni di inclusione o installati software aggiuntivi come O365 per Microsoft, Teaching & Learning Google, Edpuzzle per l’Istituto Intero o le licenze Texthelp Equatio e Read & write per l’inclusione
L’assenza di personale tecnico nelle scuole ha determinato una difficile gestione del parco macchine a disposizione degli studenti. E’ importante valutare quale piattaforma software si sta utilizzando per gestire i diversi dispositivi.
Uso Microsoft Office ? Posso gestire il parco macchine con Intune o vari software specifici.
Uso Google Workspace? Posso gestire a livello di sistema i diversi chromebook della scuola garantendo per ogni studente la facilità di utilizzo
Si utilizzando le spese di piccola edilizia o integrando l’access point in elementi della classe (usando 60%) esempio nel carrello di ricarica.