
Indice dei contenuti
- Didattica immersiva e collaborativa, che cos’è e perché è importante per l’apprendimento degli studenti.
- Realtà aumentata, realtà virtuale, mixed reality: come si differenziano e le implicazioni per la scuola.
- Come si arriva ad Hybrid Learning Spaces.
- I vantaggi di Hybrid Learning Spaces.
- Come funziona: un esempio pratico di lezione nella mixed reality.
- Mixed Reality, Hevolus e considerazioni etiche e di sicurezza.
- Come partire con Hevolus ed Hybrid Learning System.
Didattica immersiva e collaborativa, che cos’è e perché è importante per l’apprendimento degli studenti.
Nell’era della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica, il panorama educativo sta attraversando un periodo di trasformazione senza precedenti.
Tra i vari paradigmi emergenti, la didattica immersiva e collaborativa rappresenta una svolta cruciale per il settore Education.
Ma cosa significa esattamente “didattica immersiva e collaborativa”? E perché questa combinazione di termini sta diventando sempre più una priorità nell’ambito scolastico?
Prima di tutto, è utile considerare la didattica immersiva e collaborativa non come un singolo metodo, ma come un insieme di tecniche e strumenti che utilizzano la tecnologia per coinvolgere gli studenti in modi nuovi e più efficaci

In questo contesto, le “nuove realtà” come la realtà aumentata, la realtà virtuale e la mixed reality stanno giocando un ruolo sempre più importante. Queste tecnologie offrono modi innovativi per rendere l’esperienza educativa più ricca, più interattiva e, in definitiva, più efficace.
Definizioni di didattica immersiva e collaborativa.
Per meglio comprendere il contesto in cui si inserisce la didattica immersiva e collaborativa, è fondamentale però chiarire prima che cosa si intende con questi termini.
Didattica Immersiva
Questa forma di apprendimento utilizza tecnologie e metodi per immergere completamente gli studenti in un ambiente educativo. Grazie all’uso di strumenti tecnologici la didattica immersiva permette agli studenti di vivere esperienze educative altamente interattive e coinvolgenti.
Per esempio, gli alunni potrebbero esplorare una riproduzione virtuale della Grande Barriera Corallina studiando biologia marina. Potrebbero interagire direttamente con gli elementi dell’ecosistema.
Didattica Collaborativa
In questo modello didattico, l’enfasi è la collaborazione e l’interazione tra gli studenti e, spesso, tra gli studenti e i docenti. La didattica collaborativa implica attività di gruppo, discussioni, progetti comuni e altre strategie che incoraggiano gli studenti a lavorare insieme. Il focus è sull’apprendimento attivo, il problem solving e la capacità di applicare le conoscenze in contesti reali.
I vantaggi per gli studenti.
In combinazione, didattica immersiva e didattica collaborativa offrono una metodologia potente che integra gli aspetti più efficaci di entrambi gli approcci. Gli studenti sono immersi in ambienti di apprendimento realistici e stimolanti. Possono inoltre collaborare e interagire in modi che arricchiscono ulteriormente la loro esperienza educativa.

Ecco, per esempio, alcuni vantaggi che le nuove frontiere dell’insegnamento possono promuovere:
- Maggiore Coinvolgimento: le esperienze immersive catturano l’attenzione più efficacemente dei metodi tradizionali, facilitando concentrazione e memorizzazione.
- Sviluppo di Competenze Soft: lavorare in gruppo, risolvere problemi e interagire con gli altri sono competenze fondamentali per l’ambiente lavorativo moderno. Rischiano tuttavia di venire trascurate nei programmi di studi tradizionali.
- Applicazione Pratica: la possibilità di applicare immediatamente le conoscenze acquisite in un contesto pratico e realistico permette una migliore comprensione e una più rapida acquisizione di nuove competenze.
- Personalizzazione dell’Apprendimento: la tecnologia utilizzata nelle metodologie immersiva e collaborativa permette una maggiore personalizzazione del percorso di studi. Si adatta poi ai ritmi e agli stili di apprendimento di ciascun studente.
- Valutazione Continua e Feedback: l’uso di strumenti interattivi (più avanti ne illustreremo alcuni) offre agli insegnanti la possibilità di monitorare in tempo reale i progressi degli studenti, fornendo un feedback immediato che può essere utilizzato per migliorare ulteriormente il processo di apprendimento.
Realtà aumentata, realtà virtuale, mixed reality: come si differenziano e le implicazioni per la scuola.
Nel panorama educativo moderno, termini come “realtà aumentata”, “realtà virtuale” e “mixed reality” sono sempre più diffusi, anche in relazione alla grande offerta di prodotti, come visori, che i distributori hanno reso disponibili alle scuole. Tuttavia, spesso questi termini creano confusione tra docenti, studenti e addirittura esperti del settore.
È fondamentale comprendere le differenze e le specificità di ciascuna di queste “nuove realtà” per valutare come possono essere utilizzate in modo efficace nel contesto scolastico.
Le definizioni di Realtà Aumentata (AR), Realtà Virtuale (VR) e Mixed Reality (MR).
Realtà Aumentata (AR)
La realtà aumentata (RA) è una tecnologia che sovrappone elementi digitali, come immagini, suoni o dati, al mondo reale attraverso l’utilizzo di dispositivi come smartphone, tablet o visori specializzati
Realtà Virtuale (VR)
A differenza della realtà aumentata, la realtà virtuale (VR) è un ambiente completamente simulato che può simulare sia il mondo reale che mondi immaginari. Gli utenti indossano visori che li isolano dal mondo esterno e li immergono in un ambiente virtuale, dove possono interagire con oggetti e personaggi tramite comandi o movimenti fisici.
Mixed Reality (MR)
La mixed reality (MR) è una fusione tra realtà aumentata e realtà virtuale. In questa modalità, gli elementi digitali non solo vengono sovrapposti al mondo reale, ma possono anche interagire con esso in tempo reale. Ad esempio, un oggetto virtuale potrebbe essere programmato per reagire alla presenza o al movimento di un oggetto reale.

Come le “nuove realtà” impattano le scuole.
Le tecnologie di realtà aumentata, virtuale e mista stanno rapidamente trovando applicazione nel campo educativo, ognuna con le proprie peculiarità e vantaggi.
La realtà aumentata, per esempio, è particolarmente utile per arricchire i materiali didattici tradizionali. Immaginate un libro di storia in cui le immagini prendono vita o una lezione di geografia dove i confini nazionali possono essere visualizzati in 3D direttamente sulla mappa.
La realtà virtuale offre, invece, opportunità straordinarie per esplorazioni e simulazioni. Gli studenti possono visitare luoghi storici o galassie lontane senza lasciare l’aula, beneficiando di una formazione pratica in un ambiente sicuro e controllato.
Infine, la mixed reality combina il meglio di entrambi i mondi. Gli studenti possono, ad esempio, interagire con simulazioni scientifiche che reagiscono alle leggi della fisica del mondo reale, rendendo l’esperienza di apprendimento ancor più coinvolgente e realistica.
Come si arriva ad Hybrid Learning Spaces.
Nel solco di questi temi, Hevolus ha sviluppato, in collaborazione con Microsoft, una piattaforma che permette di creare una vera e propria aula olografica, dove la Mixed Reality diventa lo strumento per far vivere alla classe dei percorsi formativi potenziati. Si tratta dell’Eduverso di Microsoft.
I problemi che Hybrid Learning Spaces vuole risolvere.
Questa soluzione, chiamata Hybrid Learning Spaces, si inserisce nel contesto didattico con l’obiettivo di promuovere una didattica diversa, capace di risolvere alcuni limiti insiti nella classica modalità di lezione frontale, tra cui:
- Comunicazione monodirezionale.
- Scarsa partecipazione degli studenti.
- Assenza di contenuti multimediali.
- Scarsa misurabilità dei progressi di apprendimento degli studenti.
A questi limiti Hybrid Learning Spaces risponde con una piattaforma all in one, che combina diverse tecnologie innovative per arrivare ad una didattica che mette al centro contenuti, partecipazione e soprattutto progresso digitale.
Le tecnologie alla base di Hybrid Learning Spaces.
All’interno della piattaforma Hybrid Learning Spaces è quindi possibile trovare:
- HLS.
La piattaforma di collaborazione olografica per costruire, visualizzare e condividere stanze didattiche olografiche. Grazie ad HLS l’insegnante può preparare i propri contenuti didattici al meglio, personalizzandoli per le esigenze della sua classe. - Microsoft Hololens 2.
Visore olografico per costruire, visualizzare e condividere scenari didattici in mixed reality. - Surface Laptop Studio.
Surface Laptop Studio offre le prestazioni di una potente workstation e la modalità tablet permette di disegnare, fare bozze o editing grafico in una maniera ancora più veloce, coinvolgente e artisticamente esaltante. - Microsoft Surface Hub.
Computer ad alte prestazioni studiato per l’uso in aula o in spazi di presentazione. Grazie allo schermo touch da 50” e all’elevata risoluzione, può essere usato come lavagna per prendere appunti, spiegare, salvare e condividere in tempo reale le lezioni sia in loco che da remoto. - Spectator View.
Con questa App per dispositivi mobili è possibile visualizzare gli scenari olografici costruiti in hololens anche senza l’uso di un visore olografico, rendendo possibile la condivisione dell’esperienza in tempo reale. - Microsoft Dynamics 365 – Remote Assist.
Teams per hololens. Lo strumento che ti permette di condividere il tuo punto di vista con tutti i presenti nella call con le mani libere e mantenendo lo sguardo di hololens sempre sull’oggetto 3d su cui è focalizzata la tua lezione. Tutto protetto dal login del tuo account personale. - Microsoft Dynamics 365 – Guides.
Per creare facilmente guide e test olografici. Uno strumento che ti permette di offrire un’esperienza didattica di interrogazione e test innovativa supportata dalla realtà olografica.

I vantaggi di Hybrid Learning Spaces.
Queste caratteristiche peculiari rendono Hybrid Learning Spaces una vera e propria soluzione integrata, in grado di aiutare gli insegnanti in attività didattiche molto variegate, dalle lezioni più canoniche fino ai laboratori.

Apprendimento visuale.
Se è vero che esistono numerosi stili di apprendimento, come l’apprendimento in forma orale, l’apprendimento uditivo e molte forme con le quali uomini e donne sviluppano il proprio sapere, tra di esse c’è posto sicuramente per l’apprendimento visuale.
Con HLS, gli studenti non si limitano ad “ascoltare” qualcuno che spiega loro i concetti, ma possono direttamente “vedere”, per esempio indossando il visore Microsoft Hololens 2, l’oggetto di studio che gli viene raccontato dal professore, proiettato nel loro spazio d’aula.
Nuove frontiere di collaborazione tra studenti e tra studenti e docenti.
Tra le altre direttrici di sviluppo della didattica, su cui Hevolus si inserisce, c’è anche l’apprendimento attivo mediante “il fare”, ovvero una didattica partecipata anziché passiva.
Gli studenti possono mettersi alla prova collaborando sia tra di loro, per esempio in gruppi, sia interagendo con il docente. In questo modo sviluppano, oltre che semplici nozioni, anche capacità relazionali, come ad esempio sapere lavorare insieme ad un obiettivo comune.
Interazione e formazione “gamificata”.
Interazione tra studenti non significa solo sviluppo di competenze “soft” come quelle descritte in precedenza. Interagire tra loro permette agli studenti di entrare in meccaniche ludiche, sviluppando le proprie conoscenze non solo passivamente ma “giocando”.
Quella dell’apprendimento giocoso o gamificato è infatti una frontiera dell’insegnamento assolutamente attuale, presidiata da giganti come LEGO® Education, di cui anche C2 Group è distributore, o anche la stessa Microsoft in collaborazione con Minecraft: Education Edition.
Anche Hevolus, in questo senso, entra in questo trend permettendo al docente di coinvolgere la propria classe con piccoli (o grandi) quiz o elementi interattivi che aiutano gli alunni ad imparare…divertendosi.
Misurabilità dei risultati di apprendimento.
Infine, un’ulteriore tendenza che riguarda il mondo education è senza dubbio quella di misurare in modo più oggettivo i risultati e i progressi degli studenti. Soluzioni come Reading Progress o Reading Coach di Microsoft, per esempio, servono proprio a tenere traccia dell’avanzamento nell’apprendimento.
In questo contesto, anche Hevolus, proprio sfruttando la tecnologia di Microsoft con Microsoft Dynamics 365 – Guides, aiuta gli insegnanti a realizzare test e interrogazioni che sfruttano oggetti fisici reali. I dati raccolti possono quindi originare report che i docenti possono consultare per capire il livello e i progressi. Serve andare più veloci nelle lezioni? O al contrario tornare su alcuni concetti? La risposta a queste domande sarà più intuibile e oggettiva.

Come funziona: un esempio pratico di lezione nella mixed reality.
Ma arrivati a questo punto è lecito chiedersi: come funziona una lezione con Hevolus e Hybrid Learning Spaces? Cosa deve fare il docente per prepararla? Ebbene, per iniziare con la tua prossima lezione interattiva ecco i passaggi da fare:
- Accedere con l’account scolastico ad HLS.
- Creare una stanza virtuale in cui caricherà i contenuti didattici.
- Aggiungere alla stanza i modelli 3D degli oggetti che intenderà proiettare nello spazio fisico, che potrà:
- prendere direttamente dalle librerie e dal portale.
- costruire direttamente o fare costruire agli studenti
- In classe, dovrà semplicemente connettere uno smartphone, che servirà da telecamera per gli studenti.
- Lanciare la lezione virtuale creata in precedenza dal Microsoft Surface Hub, accedendo con le proprie credenziali.
- Indossare il visore Hololens per visualizzare lo spazio 3D costruito, fruibile dagli studenti grazie alla videocamera e Microsoft Teams.
- Ed infine interagire con gli elementi, prendere appunti, lanciare quiz, ed altro ancora.
Hybrid Learning Spaces si integra perfettamente con materie sia scientifiche che umanistiche. Per esempio, è possibile utilizzarlo per laboratori di chimica, rendendo possibile per gli studenti un’interazione con molecole ed elementi. O ancora, per materie umanistiche, è possibile utilizzarlo per arricchire di dettagli una lezione di storia dell’arte.
Per elevare la sua potenza ancor di più, poi, si può utilizzare Microsoft Azure Remote Rendering, per impostare dettagli ad altissima definizione.
Mixed Reality, Hevolus e considerazioni etiche e di sicurezza.
Con l’adozione sempre più diffusa delle tecnologie immersive in ambiente scolastico, compreso Hybrid Learning Spaces di Hevolus, possono sorgere delle domande legate alla sicurezza dei dati e alla privacy.
Le lezioni digitali sono sicure?
La risposta è sicuramente affermativa. Il docente non deve fare altro che eseguire un logout e con un semplice gesto cancellare i dati dal Surface Hub, in questo modo preparando lo strumento per la lezione successiva. Gli studenti dell’aula a seguire non potranno risalire quindi a contenuti precedenti, né accedere a dati sensibili come l’esito di test o la preparazione di interrogazioni.
Indossare i visori è pericoloso?
Un’altra preoccupazione potrebbe riguardare la sicurezza fisica degli studenti quando utilizzano visori di realtà virtuale o aumentata. Nel caso di Hevolus, è importantissimo sottolineare come disorientamento spaziale o la possibilità di effetti collaterali come vertigini o nausea siano davvero rarissime, anche in virtù del fatto che il visore non è costituito da un casco chiuso e “cieco”, ma da qualcosa che assomiglia molto di più ad un occhiale intelligente. Dal momento che le lenti Hololens sono trasparenti, poi, la percezione spaziale è assicurata.

Queste nuove forme didattiche sostituiranno la didattica tradizionale?
Infine, un interrogativo frequente riguarda il ruolo che queste nuove forme di didattica avranno nel panorama educativo globale. È improbabile, per non dire impossibile, che la didattica immersiva sostituisca di sana pianta i metodi di insegnamento tradizionali. Piuttosto, è destinata a diventare un complemento efficace che può migliorare l’ingaggio e la comprensione degli studenti.
Come partire con Hevolus ed Hybrid Learning System.
Giunti a questo punto, avrai chiarissimo come si inserisce HLS nel panorama didattico e a cosa può servire.
Se intendi provare quindi questa tecnologia straordinaria dotando la tua classe dei sistemi Hevolus, questo è il momento più adatto. Per introdurre anche nel tuo istituto scolastico questa soluzione integrata ti basta contattare C2 Group, partner ufficiale Hevolus per l’Italia.
Il PNRR e le agevolazioni per le Scuole
Tra i vantaggi più importanti, poi, ci sono le agevolazioni scolastiche previste dai PON e dai bandi attualmente in corso in Italia. Hybrid Learning System può infatti essere acquistato dalle Scuole nell’ambito del progetto Piano Scuola 4.0 previsto dal PNRR, la cui scadenza è stata prorogata al 30 novembre 2023.
Il Piano, come noto, mette a disposizione delle scuole ben 2,1 miliardi di euro per investimenti migliorativi della didattica, tra i quali ci sono anche gli investimenti STEAM, grazie ai quali è possibile creare o migliorare ambienti dove esprimere al meglio la creatività degli studenti, sia per Azione 1 (Classrooms) che Azione 2 (Labs).
Per saperne di più su Hevolus ed Hybrid Learning System, a questo punto, non ti resta che scrivere all’indirizzo stem@c2group.it o contattarci tramite il form che trovi qui sotto.